Tavolo su Conversione Ecologica N.2
Tavolo su Conversione Ecologica N.2 – Facilitatore: Domenico Gattuso
TEMI
Sono stati affrontati temi variegati; tra gli altri: esperienze locali virtuose, questioni energetiche, problema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani e dei rifiuti pericolosi (movimenti terra, rifiuti tossici), rischi connessi con l’inquinamento delle falde acquifere ad opera di discariche mal posizionate, questione intrecciata dei migranti e della pace con opportunità per le bonifiche e la cura dell’ambiente (aree interne, boschi, agricoltura), ricorso intelligente a fonti energetiche rinnovabili, cambiamenti climatici preoccupanti.
AZIONI CULTURALI
Sono emerse dai diversi interventi una molteplicità di “Azioni culturali” da promuovere; in particolare:
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Creare fronti aggregati di lotta, mettendo in relazione i diversi movimenti; costruire vertenzialità condivisa su questioni territoriali;
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Educare i cittadini alla cura e al rispetto dell’ambiente;
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Accrescere consapevolezza e sensibilità per le politiche di consumo critico;
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Diffondere informazione mirata per superare la censura e la disinformazione di regime, in particolare sui danni prodotti dalle politiche attuali sull’ambiente e la vita;
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Costruire una intelligenza collettiva in grado di incidere sui processi;
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Dar vita a una nuova cultura che guardi alla conversione ecologica non solo come strumento per creare nuove opportunità di lavoro, ma anche come occasione per una nuova, più elevata, qualità della vita, dando più spazio alle relazioni tra le persone e più tempo alla vita extra-lavorativa;
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Promuovere le Best Practices in tutti i settori; ad esempio Differenziata e Rifiuti Zero, conversione macchine con motori a combustibili fossili a motori con energie pulite, puntare sul trasporto collettivo e sulla mobilità dolce limitando la motorizzazione privata);
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Sostenere lo sviluppo dell’Altra Economia, Produzione naturale e di qualità, Codice etico nella produzione, Commercio Equo-Solidale);
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Costruire una Nuova Visione del mondo (Progetto per il futuro) con il coinvolgimento diretto e pieno dei giovani;
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Nell’immediato: costituire e/o partecipare a Comitati per il No alle norme contro la Costituzione.
PROPOSTE
Sono state avanzate diverse proposte. Si citano:
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Mappatura territoriale degli orrori ambientali e delle buone pratiche;
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Assumere linguaggi nuovi e dare forza a concetti significativi; ad es. Sviluppo in contrapposizione a produttivismo/neo-liberismo;
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Primalepersone avvii l’incontro di tutti i comitati locali; occorre dar vita ad una Rete nazionale, sull’esempio dell’esperienza di Italia che cambia, attraverso il web (contatti on-line) e attraverso incontri dal vivo come quello odierno;
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Patto sociale che prenda le mosse dall’introduzione del concetto di “sostenibilità ambientale e sociale” nella Costituzione;
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Attivare strumenti di pressione efficaci sui politici, già occasionalmente sperimentati, quali Blog e Mobbing-mail;
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Elaborare un Progetto di Conversione Ecologica, mirato su temi specifici come:
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Energia non inquinante condivisa;
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Recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio abbandonato;
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Legare istanze territoriali e difesa della Costituzione, promuovendo una mobilitazione politica forte, in contemporanea sui diversi territori, su temi specifici come la battaglia contro le grandi opere invasive ed inutili, come la battaglia NOTRIV, come la battaglia per la salute delle persone, come la battaglia per la scuola pubblica, come la battaglia per le ferrovie regionali ed il diritto alla mobilità delle persone;
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Progetto di rilancio per le aree interne (per prevenire fenomeni di dissesto idrogeologico, valorizzare le produzioni agro-forestale sane e responsabili, rilanciare la vita di qualità nei borghi antichi) anche attraverso una riforma agraria adatta ai tempi odierni.