Programma 29 marzo
PRIMALEPERSONE
PER UN’ALTRA POLITICA
L’ALTERNATIVA E’ POSSIBILE
A PARTIRE DAI TERRITORI, DAI MOVIMENTI E DAI CITTADINI
Domenica 29 Marzo 9:30 – 17:30
Mercato equo solidale palestra popolare SCUP – via Nola, 5 – ROMA
DOMENICA 29 MARZO – ORE 9:30 – 13:00
Lo spirito dell’incontro vuole essere l’avvio della costruzione di una piattaforma sociale e politica partecipata e condivisa. Vi invitiamo quindi ad intendere il presente programma come una proposta di massima di svolgimento dei lavori che si concretizzerà con la vostra presenza ed il vostro contributo. Sono previsti interventi in collegamento video in plenaria. I partecipanti sono invitati a portare contributi di approfondimento rispetto al tema proposto per la costruzione di un’assemblea permanente che permetta l’articolazione orizzontale di un progetto collettivo e partecipativo.
Ore 9.30 Apertura dei lavori:
ORE 10.00 13:00 – L’ITALIA IN MOVIMENTO
La parola ai protagonisti delle battaglie sociali, ambientali, civiche e partecipative
10.30 – 11.30 PLENARIA: presentazione dei movimenti e dei partecipanti e definizione dei gruppi di lavoro
11.00 – 13.00 GRUPPI DI LAVORO TEMATICI PARALLELI :
1. Conversione ecologica dell’economia, della società, delle relazioni e del lavoro per un modello alternativo di convivenza sociale.
Dalla privatizzazione dei beni comuni e dei servizi pubblici locali previste dalla legge di stabilità e sblocca Italia, alle grandi opere, la cementificazione, il consumo di suolo, l’illegalità diffusa e sistemica, la precarizzazione del lavoro come strumento di riduzione dei diritti previsti dalla Costituzione ad un nuovo modello economico e sociale sostenibile.
La conversione energetica per l’affrancamento dal fossile con le rinnovabili, la democratizzazione e l’uso sociale delle risorse e dei beni di appartenenza collettiva, un piano di investimenti pubblici per il risanamento e la messa in sicurezza del territorio, la promozione dell’economia e dell’agricoltura di prossimità, la tutela dell’ecosistema naturale e animale, nuovi stili di vita, l’autodeterminazione dei territori, promuovono una visione alternativa e radicale del sistema-paese, oggi governato dall’intreccio di interesssi tra mala vita e mala politica, non più sostenibili.
2. Le Controriforme istituzionali
Quello che si sta tentando di realizzare in Italia è il piano eversivo di “rinascita democratica” di Licio Gelli con i dovuti correttivi in senso peggiorativo. Che sia un Governo teoricamente di sinistra ad incassare quanto lo stesso Berlusconi non era riuscito in vent’anni a realizzare, la demolizione dei presidi di democrazia del paese disegnati dalla Costituzione, da il polso dell’emergenza democratica che viviamo ed alla quale è necessario reagire in maniera forte e coesa. Un parlamento ed un governo eletti attraverso una legge non costituzionale stanno, a colpi di maggioranza, snaturando i pilastri del bilanciamento dei poteri e disgregando ogni garanzia costituzionale, riducendo i presidi democratici ed accentrando i poteri attraverso la demolizione dei corpi intermedi.
3. Diritti civili e sociali della persona
La nostra Costituzione assegna ad ogni individuo parità di condizioni di accesso alla vita sociale e la rimozione di ogni ostacolo al godimento dei diritti sanciti. Dalle libertà individuali a quelle collettive, dal welfare all’istruzione, dalla sanità al diritto d’abitare, dal riconoscimento della dignità delle persone LGBT attraverso la tutela delle relazioni affettive e delle famiglie arcobaleno, dai diritti dei migranti, alle nuove migrazioni quasi imposte ai nostri giovani, dai diritti dei disabili a quelli dei bambini e ragazzi, ogni diritto viene oggi violato ed umiliato, per disegnare un modello sociale in cui solo chi ha può esercitare dei diritti, mentre chi è più debole non ne detiene alcuno. Non è un modello che possiamo avallare, la laicità dello stato e le garanzie dei diritti costituzionali assegnate ad ogni individuo, devono essere agite anziché progressivamente cancellate.
4. Le nuove forme della democrazia e della partecipazione sociale e politica
Dall’esperienza dei comitati territoriali de L’Altra Europa, a quella del movimento 5 stelle, dai movimenti di lotta sui territori alla proposta di coalizione sociale di Maurizio Landini, emerge con forza l’esigenza di costruire nuove ed inedite forme di partecipazione alla vita democratica del paese che la forma partito non è più in grado di rappresentare. Si darà avvio ad una discussione sulle forme partecipative, organizzative, statutarie, informatiche.