Mario Sommella

Porto qui la voce del Comitato 16 Novembre malati SLA.  il 16 novembre 2010  è  la data del primo presidio tenutosi  sotto al ministero dell’economia, resosi necessario dopo l’azzeramento totale del fondo per la non autosufficienza, tale fondo era stato portato dal precedente ministro Ferrero a circa 1.1 mld di euro, ma il governo Berlusconi ,con l’allora ministro Tremonti, lo azzerarono Del tutto, noncuranti delle conseguenze provocate da tale provvedimento,  sprezzanti verso i malati e le loro  famiglie  costrette a farsi carico di tutta l’assistenza necessaria ,  Ecco allora che un gruppo di malati SLA si unirono per manifestare e chiedere, senza delegare ad alcuno, i propri diritti sanciti dalla nostra costituzione. In questi anni di dure lotte epresidi il Comitato si è battuto strenuamente per rendere stabile e strutturale il fondo per la non autosufficienza, chiedere, inoltre, l’attuazione di vari progetti a favore dei disabili gravi e gravissimi tra i quali quello denominato “ritornare a casa”, tale progetto, attuato in Sardegna sempre a seguito delle lotte del comitato, prevede la possibilità del disabile di poter. Scegliere liberamente di essere assistito nella propria abitazione, infatti un malato SLA gravissimo attualmente può essere assistito solo in unaRsa lontano dagli affetti familiari, i governi monti, letta e non da ultimo il governo Renzi, hanno sempre costretto i malati SLA del  C16No ascendere in piazza, in presidi con manifestazioni di lotte estreme senza le quali non avrebbero mai raggiunto   L’aumento e lo sblocco del FNA, in questi momenti di lotta si sono persi tanti compagni, ricordo Raffaele Pennacchio deceduto dopo un presidio nell’ottobre del 2013.
La nostra presidente, Laura Flamini, espone il programma di quest’anno così descritto qui di seguito:«Ci aspetta un altro anno di lotte per i malati di Sla»
«La nostra condizione, pur difficile, non ci ha impedito di portare risultati economicamente importanti anche se ancora insufficienti rispetto all’impegno di spesa che grava sulle nostre famiglie – – Tuttavia, se oggi in tutta Italia si può disporre di un assegno di cura che permetta, almeno in parte, di sostenere le ingenti spese di assistenza, è solo grazie alle fatiche e alle battaglie di tutti noi. Abbiamo perso tanti amici, ma non abbiamo perso la voglia di far valere le nostre ragioni. quali sono gli obiettivi 2016.

 

«Per il nuovo anno le nostre prerogative sono l’aumento del Fna, la redazione del Piano per la non autosufficienza e il progetto “Ritornare a casa” da far partire anche nelle altre regioni d’Italia. Ci siamo impegnati a rappresentare i disabili gravi e gravissimi tutti E continueremo a rivendicare i nostri giusti diritti. infine ho chiesto di  aderire al Comitato 16 Novembre, sostenendolo economicamente esortando, inoltre, tutti ad essere presenti ai prossimi presidi.

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