Assemblea Permanente per la Democrazia e l’Uguaglianza Sintesi di Proposta sul Metodo
Una nuova formazione politica che aspiri a ricostruire dal basso, in senso unitario, partecipazione e impegno dei cittadini, per conquistare la loro fiducia non può prescindere dalle questioni fondamen- tali della rappresentanza e della democrazia interna, cioè dai metodi decisionali e organizzativi che si intendono porre in atto. Per essere chiari, la questione della democrazia interna rappresenta l’elemento discriminante dal quale dipende il successo o il fallimento di un progetto politico innovativo. Non sono credibili tentativi di costruzione dal basso di un soggetto politico alternativo che non tengano conto degli errori del passato e ripropongano schemi organizzativi che affidano i momenti de- cisionali all’arbitrio di pochi promotori, dirigenti di partito, responsabili di movimenti e persone coop- tate in base a una loro presunta rappresentatività, riuniti a porte chiuse. Qualsiasi proposta e progetto, per quanto necessari, come quello contenuto nell’appello dei giovani del Centro sociale Je So’ Pazzo di Napoli, sono, a nostro parere, destinati a fallire se non si affronta in modo prioritario la questione della forma organizzativa. Viceversa, sapere che la nuova formazione si propone fin dall’inizio, con decisione e chiarezza, questo tema cruciale, può essere un forte elemento attrattivo ed un segno di serietà e discontinuità reali.
Le fondamentali questioni del metodo non sono secondarie rispetto all’individuazione dei pro- grammi politici, anzi devono essere poste in modo prioritario, con la dovuta forza e rilevanza, in quan- to propedeutiche ad affrontare in modo condiviso la delineazione dei contenuti, dei programmi e delle priorità. Per questo riteniamo che sia necessario costituire da subito una sorta di “Assemblea Permanente” entro la quale ogni partecipante possa avanzare proposte (a differenza della apparente democrazia virtuale del M5S, dove le proposte calano solo dall’alto) e tutti insieme si possa, se riscuotono interes- se, discuterle, emendarle e decidere su di esse. L’Assemblea Permanente dovrebbe essere strutturata per ambiti territoriali e in forma orizzontale e non gerarchica, anche se possono essere riconosciuti, in alcune definite circostanze, ruoli di rappre- sentanza e di responsabilità. Le decisioni afferenti a un determinato ambito locale o nazionale vengono assunte dall’insieme degli aderenti operanti in quel dato ambito. Esse prevedono una fase di discus- sione, sia in presenza (assemblee fisiche), per le questioni rilevanti, che per via telematica, e una fase di decisione, a voto individuale da parte di tutti gli aderenti, per via telematica. Gli strumenti informatici sono essenziali al funzionamento dell’Assemblea Permanente. In aggiun- ta a videoconferenze periodiche e alle dirette streaming degli incontri in presenza, noi proponiamo: 1. una mailing-list per lo scambio di informazioni e per le comunicazioni essenziali nonché per le no- tifiche relative all’apertura di nuove discussioni sul forum (vedi punto 2) e delle fasi di voto sulla piattaforma decisionale (vedi punto 3) 2. un forum di discussione ove possa liberamente svilupparsi il confronto e svolgersi il dibattito an- che a livello di serrato contraddittorio; 3. una piattaforma decisionale attraverso la quale assumere le decisioni in modo collettivo, traspa- rente ed orizzontale. Inoltre, considerato che, per il funzionamento di una qualunque organizzazione, non è sufficiente prendere decisioni ma occorre curarne l’attuazione, tenere i contatti con l’esterno ed espletare una se- rie di attività connesse, i vari ambiti si dotano degli organi esecutivi e di coordinamento di cui riter- ranno di avvalersi, di durata temporanea e prefissata. Si entra a far parte di questi organi sulla base di candidatura volontaria, tramite elezione da parte dell’Assemblea Permanente del relativo ambito. Infine, nel contesto dell’ambito nazionale, sotto la diretta sovranità dell’Assemblea Permanente nazionale, è promossa la costituzione di un Comitato Scientifico, nel quale siano chiamati ad operare costituzionalisti e giuristi, economisti, sociologi ed altre figure professionali ritenute utili, che possa presentare proposte direttamente all’Assemblea Permanente Nazionale per la loro eventuale approva- zione. PrimalePersone per l’Assemblea Permanente