ora si cambia, nuova Europa?
OXI 61,3%: Ora si cambia, nuova Europa.
Senza austerity e senza violenze e femminicidi
Festeggio con tutte e tutti questa grande prova di coraggio della Grecia che ci ha ridato la speranza ma non posso dimenticare che nello stesso giorno nel nostro paese due donne sono state uccise in Italia dal loro marito. E mi chiedo, questa grande festa può cambiare l’orrore dei femminicidi e degli stupri?
Lo so che sembra peregrino ai più accostare le due vicende ma io insisto perché non si può parlare di nessuna vittoria della democrazia se le donne continuano, anche in Europa, ad essere considerate oggetti al punto da essere uccise e violate quasi impunemente.
Quindi non sono considerate cittadine che partecipano e guidano la società, anzi non hanno neppure chiaro che idea di società, di stato e di unione di stati vogliono.
Il governo greco che oggi è simbolo di coraggio perché ha sfidato la tecnocrazia non ha donne. Varoufakis, che si dimette sull’altare della ripresa della trattativa perché gli altri ministri europei lo ritengono troppo poco politico e troppo sincero per garantire la serietà dei negoziati sarà sostituito da un altro. Paradossalmente la Lagarde gli aveva concesso credito e aveva scoperto il livello del gioco quando ha pubblicato, accontentando anche Obama preoccupato di uno scivolamento di Tsipras verso Russia e Cina, il rapporto che l’Europa voleva tenere segreto.
Vedo in grande difficoltà un’altra donna, la Merkel, che ha dato all’Europa il volto duro ed egoista delle banche e dei falchi impedendo di firmare l’accordo a cui si era praticamente arrivati. Mi fa vergognare l’inchino di Renzi preventivo e il suo silenzio di oggi. Hollande oggi è l’interlocutore e l’Italia è ignorata tanto quanto la Mogherini, di cui non si sa se ha un pensiero al riguardo e lo ha mai avuto.
L’analisi del voto greco, con il no diffuso in ogni regione, dimostrerà che i giovani e i disoccupati, ma anche le donne, ne sono stati protagonisti. Questi sono i nuovi soggetti politici in grado di cambiare l’Europa riportandola all’utopia di Spinelli, ma anche di Ursula Hirschmann. Padre e madre dell’Europa e di Barbara Spinelli a cui ho creduto e che ho contribuito a mandare in Europa dove sta svolgendo un lavoro che ci ridà dignita. Chiederei alle donne italiane che hanno con me condotto questa campagna elettorale vincente, e sono oggi deluse del risultato italiano e nauseate dai vari leader maschi che ci assillano nei media e non sanno dare dignità al nostro paese, che siano al governo o all’opposizione, di non gettare la spugna e di non farsi emarginare-
Questo è il momento, tutte insieme di ripensare all’Europa ma anche al nostro paese. Si, se puede.