Novecento morti il plausibile bilancio dell’ultima strage
20 aprile 2015
Comunicato Primalepersone
E’ di novecento morti il plausibile bilancio dell’ultima strage, consumatasi a circa 70 miglia dalle coste libiche. Neppure di fronte a questa ecatombe, la più grave nella storia degli esodi nel Mediterraneo, il governo italiano e l’Unione Europea sembrano disposti a cambiare le loro politiche. Da Matteo Renzi a Federica Mogherini, passando per altre autorità italiane ed europee, è tutto un additare i “mercanti di morte” come i soli responsabili di una tale carneficina, destinata a incrementarsi giorno dopo giorno. In realtà, gli scafisti e le reti criminali che li organizzano non sono altro che il prodotto della Fortezza Europa e delle sue politiche di chiusura, altrettanto, se non più, criminali. E le esortazioni a “bloccare le partenze” (Renzi), “impedire che i barconi partano” (Mogherini) sono pura demagogia, funzionale solo a tranquillizzare gli elettori intossicati dai messaggi razzisti alla Salvini. Chi fugge per sottrarsi a fame, carestie, disastri naturali, persecuzioni, conflitti e guerre, spesso provocati dall’intervento occidentale, non è certo disposto a farsi fermare da Renzi, Mogherini e altre autorità italiane ed europee. Per spezzare questa catena di morte non c’è altro che cambiare radicalmente le politiche nazionali ed europee. Chiediamo perciò che si ripristini una missione di ricerca e salvataggio in acque internazionali analoga a Mare Nostrum; che si creino corridoi umanitari, col rilascio di visti d’ingresso verso i vari paesi dell’UE; che si superi il regolamento di Dublino III, così da permettere ai richiedenti asilo di scegliere il Paese europeo in cui intendono restare; che tutti gli Stati dell’UE ne siano coinvolti, secondo quote e criteri uniformi. Invitiamo tutte e tutti a partecipare ai presidi e ai sit-in che si svolgeranno nel pomeriggio di domani in molte città italiane.