Comunicato de L’Altro Appennino – Altra Emilia Romagna
Succede che d’inverno nevichi. E che le previsioni da un po’ di giorni l’annuncino con enfasi e forza (il che suggerisce anche qualche sospetto, visto la milionata di click arrivata sui siti di meteo). Ma che la nevicata annunciata e poi arrivata (molto meno intensa del previsto) mandi in tilt l’appennino bolognese, non è sopportabile! Chi ha voluto privatizzare i servizi pubblici dovrebbe chiedere scusa a tutti i cittadini.
7 febbraio 2015
Succede che d’inverno nevichi. E che le previsioni da un po’ di giorni l’annuncino con enfasi e forza (il che suggerisce anche qualche sospetto, visto la milionata di click arrivata sui siti di meteo). Ma che la nevicata annunciata e poi arrivata (molto meno intensa del previsto) mandi in tilt l’appennino bolognese, non è sopportabile! Chi ha voluto privatizzare i servizi pubblici dovrebbe chiedere scusa a tutti i cittadini. Alle famiglie rimaste al buio (il che vuol dire anche senza acqua calda, telefoni in quasi tilt, telefonini pressochè inservibili, internet diventato una parola priva di senso, impossibilità di rifornirsi di benzina nei self service, ecc. ecc.) da ieri mattina alle 7 (e molte lo sono ancora!) non solo bisognerà chiedere scusa, ma dovranno essere rimborsate per il disagio e i problemi che hanno dovuto affrontare. E tutto questo creato non dall’inclemenza del tempo, ma per l’incuria delle aziende preposte all’erogazione dei servizi pubblici, Enel e Terna in primis. Alle quali aziende (e ai nostri sindaci, giunte regionali, governo e deputati) bisogna ricordare che i servizi pubblici non possono sottostare – solo! – alla logica del profitto, ma sono un bene comune inalienabile per ogni cittadino (e contribuente).
L’Altro Appennino – Altra Emilia Romagna